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IL MANIFESTO DI EXO

Un appello a tutte le forze politiche e alla futura classe dirigente, una proposta di soluzione all' "emergenza innovazione"

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Gentili concittadine e concittadini, care candidate e candidati alle elezioni amministrative,

 

in questo periodo così importante per la vita democratica della nostra città e quindi per il suo futuro Exo Latina sente che sia arrivato il momento di parlare alla futura classe dirigente del nostro territorio e ai cittadini tutti. Il tema dell’ esodo giovanile deve essere infatti prioritario nel dibattito di queste ultime settimane di campagna elettorale. Recepiamo con entusiasmo la presenza all’ interno delle varie liste di un numero consistente di giovani competenti e motivati ai quali rivolgiamo i migliori auguri. Con loro puntiamo ad instaurare un dialogo al di là delle logiche partitiche, che punti a definire degli obiettivi comuni per una visione di lungo termine per Latina, da non mettere in discussione ad ogni alternarsi di una nuova amministrazione. Una Latina attrattiva per chi la abita e anche per il resto del mondo.

 

La base comune si deve costruire a nostro parere attorno ad alcuni dati oggettivamente negativi ma che mostrano un potenziale futuro su cui poter investire per un riscatto del territorio:

 

  • Un giovane che si trovi di fronte alla prospettiva di lasciare o meno la nostra provincia si scontra con un dato sul reddito disponibile che colloca Latina all’ 88esimo posto tra le province italiane, molto più vicino alle province del Sud che a quelle del Centro. Il dato sulla disoccupazione giovanile è invece negativo ma non come il precedente: siamo infatti la 34esima provincia italiana (in negativo) con il 24,9%, solo di poco sopra la media italiana.

  • La tendenza all’ autoimpiego, relativamente alta, va infatti in parte a compensare la mancanza di lavoro dipendente: siamo la 27esima provincia per tasso di apertura di nuove imprese e i dati sono positivi anche sul numero di imprese con titolari giovani. Ciò mostra che il territorio ha, un po’ per necessità e un po’ per cultura, un patrimonio su cui è necessario investire che è quello dell’ imprenditorialità.

  • Il lato oscuro della questione è che però siamo 92esimi per il dato sul numero di imprese in fallimento così come per il numero di startup innovative che ci colloca al 93esimo posto. Il quadro complessivo che emerge quindi è che la solidità e l’ innovatività (fattori strettamente correlati nel mercato di oggi) di queste imprese è molto bassa. Conseguenza di ciò è un lavoro per l’ appunto precario e povero.

 

Alla luce di questa analisi è prioritario investire su un modello di sviluppo economico radicalmente diverso per il territorio, che non condanni Latina ad essere “provincia” nel senso più negativo del termine. Riteniamo di essere al centro di una vera e propria “emergenza innovazione” per il territorio. La soluzione per Exo è partire proprio dalla vocazione imprenditoriale dei giovani pontini, indirizzandola però verso dei modelli di business che mettano al centro l’ innovazione ed in particolare quella “open”. Un’ innovazione soprattutto al servizio della collettività e non solo dei singoli. Da qui il nostro obiettivo di medio termine che è quello della creazione di una “community dell’ innovazione”. La community avrà l’ obiettivo di creare un network che permetta ai ragazzi intraprendenti di non sentirsi isolati e poco stimolati nello sviluppare le proprie idee, nonché di incrementare le proprie conoscenze sui temi dell’ innovazione. La community permetterà inoltre ai futuri innovatori del territorio di entrare in contatto con un comitato composto dalle personalità imprenditoriali e tecnico-scientifiche più importanti del territorio per ricevere feedback e opportunità di finanziamento.

 

Il nostro lavoro è però solo il pezzo di un puzzle che necessità la collaborazione di tutti gli stakeholder del territorio. Il puzzle si chiama “Latina Innovation Hub”, un nome che sottende un concetto tanto ambizioso quanto necessario. Il nostro modello di riferimento è Eindhoven, città olandese esempio lampante del fatto che tramite l’ innovazione si può interrompere il declino economico e sociale di un territorio. Il centro di quest’approccio è lavorare sulla costruzione della cosiddetta “tripla elica”, un sistema sinergico tra istituzioni, università e imprese. Questo sistema deve poi venir arricchito dal contributo di Open Innovation proveniente dalla community.

A tal proposito elenchiamo in maniera non esaustiva delle azioni abilitanti di breve/medio termine, alcune delle quali già sperimentate concretamente nella città olandese. L’ iniziativa deve partire da una volontà politica chiara che speriamo di ritrovare nella futura amministrazione:

 

  1. Promozione di un tavolo permanente attorno al quale riunire i rappresentanti più autorevoli dei tre mondi impresa, università e istituzioni. Il ruolo di questo tavolo sarà la definizione degli obiettivi strategici di lungo termine per il territorio, da coniugare successivamente in un piano dettagliato.

  2. Creazione di un think-tank indipendente di esperti che possa definire in maniera precisa un piano di azione basandosi sugli obiettivi strategici del comitato. Il piano sarà scandito da milestones periodiche e obiettivi misurabili. Il think-tank si occuperà anche del monitoraggio del piano stesso.

  3. Creazione di un database strutturato, open e regolarmente manutenuto che raccolga tutti i dati utili per i policy makers, nonché per qualunque cittadino voglia mettersi in gioco per risolvere una determinata problematica del territorio.

  4. Creazione di una rete di “Innovation Club”, con una sede in ciascuna scuola del territorio. Gli Innovation Club avranno lo scopo di attirare i ragazzi delle scuole verso la community, che avrà bisogno di una rete di spazi facilmente accessibili in tutta la città. Dimensioni e dotazione degli spazi dovranno essere tarati sulla dimensione a regime della community.

  5. Promozione da parte degli attori del tavolo permanente di hackathon per la soluzione di problemi legati al territorio, rivolti a tutta la cittadinanza ma anche ad un pubblico che vada oltre i confini della provincia

  6. Consolidare la direzione già avviata di apertura di nuovi corsi di laurea nel Polo Universitario Pontino che siano aderenti alle necessità del territorio, garantendo soprattutto l’ occupabilità dei profili uscenti dalle suddette facoltà. A tal proposito creare una piattaforma che permetta di fare matching tra i bisogni delle imprese, nascenti o già stabilite, e le competenze tecniche offerte dagli studenti del Polo.

  7. Elemento essenziale è la costruzione di un brand territoriale che punti, una volta compiuti i primi passi, alla promozione dell’ immagine di “Latina Innovation Hub” a livello internazionale, per attrarre nuovi talenti

 

L’ associazione, dal canto proprio, si farà garante di un dialogo proficuo tra tutti gli attori coinvolti. Crediamo che la Latina del futuro possa veramente diventare un esempio di riferimento per tutti quei territori che fanno fatica ad emanciparsi da un modello di sviluppo che li condanna al declino. Abbiamo energie e talenti giovani che aspettano solo di avere le condizioni favorevoli per esprimersi al meglio. Pensiamo che i nostri 7 punti possano essere un punto di partenza di un piano più ampio e dettagliato al quale saremmo lieti di lavorare con tutte le forze politiche, sociali e produttive che vorranno. Latina non è destinata al declino, noi ci crediamo.

 

Latina, 18 Settembre 2021

 

Lorenzo Di Filippo, Presidente Exo Latina

Il consiglio direttivo di Exo Latina: Federico Califano, Niccolò Di Filippo, Francesco Pappone, Carlofrancesco Porcelli

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